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lamome

Per martedì scorso, Paolo ci aveva programmato una serata a teatro allestito all’aperto, a Selva di Montebello Vicentino. Era gratis, non avevamo altro da fare e così siamo andati. Rappresentavano l'”Ospite inatteso” di Agatha Christie.
Bello! Eravamo titubanti perché era gratis, perché era a Selva e perché era all’interno di una rassegna il lingua vernacolare. Ci siamo chiesti se avrebbero trasposto l’ambientazione da Cardiff a Crespadoro, ma no! Per fortuna! 😀

La storia è stata presa senza bizzarrie dall’opera. Parla di una famiglia molto unita, pronti a tagliarsi la gola per un nonnulla, e di un uomo che esce di strada nella nebbia fitta e, sentendo uno sparo, pensa bene di andare in quella direzione. Intelligente, vero? 😉

Un uomo è morto e sono tutti complici e testimoni del fatto, diffidando l’un dell’altro. 😀 Simpatico!

Non, rien de rien / Non, je ne regrette rien / Ni le bien qu’on m’a fait, ni le mal / Tout ça m’est bien égal

Non rinnego nulla, non sapevamo proprio che fare venerdì. Manuela aveva proposto il cinema all’aperto in centro a Vicenza per vedere “un film che parla della vita di una donna, credo abbia detto…“, testuali parole di Anna.
La donna era Edith Piaf, il film era “La Mome” (in Italia è uscito col titolo di “La Vie en Rose“). Film franco/anglo/ceco, attori francesi (tra cui Gérard Depardieu) e musiche interpretate da Edith Piaf. Se tutti i personaggi secondari si innamorano della voce di Piaf e notano le sue mani, per non dire la verità, allora io farò lo stesso.

Il cinema francese è ottimo come espressività degli attori e autentico nelle ricostruzioni. Il resto… non fatemi essere volgare. Il ritmo è lento, prolisso all’invero. Il montaggio lo potevo fare io col computer di casa (mancava solo una dissolvenza a stella 😀 ).

Alcuni movimenti scenici mi sono sembrati assurdamente brutti. “Tanto dotata e così tanto limitata…” è la cinematografia d’oltralpe? Del film mi rimangono un po’ di storia di Edith Piaf, non certo un esempio per i giovani, e quei continui movimenti di flashback e flashforward, a cui ci ha abituato Lost.
Ah, già! A Paolo è piaciuto e, detto da lui, questo può significare due cose: che sta maturando o che sta diventando donna. (Io avrei preferito che avesse acquisito dei superpoteri… ma no promicina, no ESP 😀 )

Rimane il fatto che non è certo un film all’insegna dell’ottimismo. All’uscita c’era gente in lacrime, gente triste, gente perplessa e gente che guardava la gente commossa, triste e perplessa (in quella era io 😀 )

Domani partiamo alle 6 e mezza. Missione Sun Shower. Un bagno al mare per mia sorella, una insolazione per me. Cruciverba e libri in spiaggia. Tranquillità e tanto sole. Forse ci scapperà il prossimo titolo dell’angolo di Paolo… who cares!