La frisona è la migliore
Ho scritto questo una settimana fa, senza inviarlo:

Da due giorni ho il raffreddore 😦 Il mio raffreddore è equivalente all’influenza del resto della specie umana, ma senza sintomi oltre il naso che cola… e cola… cola incessantemente. La mancanza di altri sintomi e un’etica del cavolo mi impedisce di mettermi in mutua.

…e cola

Ho preso l’aspirina (una volta ho preso il Vivin C e stavo dormendo in piedi… più del solito). Risultato: …cola (un po’ meno) e mi sono passati i dolori cervicali (quelli ce li ho sempre). Perché? Io l’aspirina l’ho presa per il raffreddore, non per i dolori!!! Mia madre dice che l’aspirina mica sa perché l’ho presa. Dovrebbe!!!

…e cola…

Il giorno dopo mi è venuta la febbre e ho passato una settimana a letto con l’influenza 😦 Vi allego quello che ha scritto Matteo al riguardo:

Ieri sono andato a pranzo dai miei. Eravamo tutti e quattro  seduti a tavola e mia mamma domanda Paolo, perseguitato dal raffreddore, “hai preso l’aspirina” e lui “sì”……. poteva finire così ed invece il grandissimo biologo che scalpita represso dentro di lui gli fa dire “è strano…… ieri avevo mal di schiena….. mi è venuto il raffreddore ed adesso mi è passato il mal di schiena. Non capisco perché quando mi viene il raffreddore mi passa il mal di schiena!”. Io gli rispondo “forse ti è passato il mal di schiena perché hai preso l’aspirina e non perché ti è venuto il raffreddore” e lui “si ma io ho preso l’aspirina per curare il raffreddore non per il mal di schiena” ed io ” ma l’aspirina quando viene presa non è così intelligente da sapere per che malanno l’assumi !” e lui “ahhhh…. allora devo prendere un’altra aspirina cosi poi incontra la prima e chiede informazioni” ……… non ne saremmo più venuti a capo se mia mamma non avesse esclamato “Par fortuna che te si un biologo !!!” e forse ci sarebbe stato bene anche un “con tutti i schei ca go tirà fora par farte studiare!”

Tutto questo siparietto divertente mi da l’opportunità di farvi leggere un articolo uscito su Il Sole 24 Ore che spiega come funzionano i veri “medicinali intelligenti” ………. e vi assicuro che mi ha fatto un po’ paura! Siamo ancora all’inizio di questa “tecnologia” …….ma probabilmente in un futuro non molto lontano le fantasie di Paolo si avvereranno. Riporto l’articolo:

LONDRA
Le “medicine intelligenti” sbarcano in Gran Bretagna: sembrano pillole normali, ma contengono un microchip che si attiva per ricordare al paziente di prenderle all’ora giusta e nella dose corretta. Il
sistema, che si chiama Raisin ed è stato messo a punto dalla società californiana Proteus Biomedical, ha ottenuto ieri il CE Mark, la luce verde delle autorità europee oltre che la certificazione Iso. Il Servizio sanitario nazionale britannico ha deciso di essere il primo in Europa ad avviare in via sperimentale l’utilizzo del sistema Raisin per i pazienti cardiopatici o affetti da diabete. In due grandi centri del National Health Service, il Royal Berkshire e Imperial College, quaranta volontari faranno da cavia osservati dagli specialisti per  quattro mesi. Prenderanno le medicine abituali – bisoprolol per ridurre la pressione sanguigna e il diuretico furosemide – che saranno però modificate con l’inserimento del microchip. I pazienti dovranno anche portare uno speciale cerotto sulla spalla che contiene un microsensore elettronico essenziale per dialogare con il microchip, che viene attivato dai succhi gastrici ma ha uno strato protettivo per non essere corrosa nello stomaco. Il chip manda un segnale digitale di “arrivo a destinazione” una volta ingerita. Se il paziente invece si dimentica di prendere il farmaco all’ora prevista il cerotto, collegato alla rete telefonica, è in grado di inviargli un messaggio sms per ricordargli di farlo.
Oltre ad avvertire il paziente permettendogli di seguire la cura prescritta, chip e cerotto sono anche in grado di dare ai medici curanti informazioni preziose sul paziente e allertarli se c’è bisogno di calibrare la dose: possono ad esempio monitorare il battito cardiaco del malato e persino controllare se dorme sdraiato tutta la notte. Un accumulo di fluido nei polmoni costringerebbe infatti il paziente a svegliarsi per mettersi seduto. I medici potranno quindi agire con maggiore rapidità nel modificare i dosaggi o cambiare la cura se necessario. Se il periodo di prova sarà un successo, il servizio sanitario britannico intende avviare uno studio più approfondito per un anno per verificare l’impatto concreto delle “medicine intelligenti” nel ridurre il numero di pazienti costretti a tornare in ospedale.
Presto potrebbe diventare normale ricevere un messaggio sms da una pillola.

Impressionante vero? Ma una domanda mi nasce spontanea…. anzi un paio…… forse tre:

  1. chi paga l’SMS inviato dal cerotto? Ha una SIM intestata a lui? In caso affermativo…..va da solo a farsi la ricarica quando il credito è esaurito?
  2. io conosco individui che non leggono i messaggi mandati da un cristiano figuriamoci quelli inviati da un cerotto!
  3. in via teorica se il cerotto ha una SIM dovrebbe essere anche raggiungibile telefonicamente, allora perché non fare in modo di girargli le telefonate di chi ti sta sulle balle in modo da farlo funzionare anche da segretaria?

Vabbé…… finiamo così altrimenti ne tiro fuori altre mille di boiate.

Ciao a tutti !!!

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