Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato (The Hobbit: An Unexpected Journey)

Bilbo Baggins: I have… I have never used a sword in my life.

Gandalf: And I hope you never have to. But if you do, remember this: true courage is about not knowing when to take a life, but when to spare one.

13 nani

Nori, Fíli, Dori, Bofur, Glóin, Dwalin, Thorin, Balin, Óin, Bombur, Bifur, Ori and Kíli.

Trama travisata.

Bilbo Baggins è un hobbit che vive nella Contea della Terra di Mezzo. Un giorno gli si presenta all’uscio Gandalf il grigio che gli dice che è un vecchio amico di famiglia e nome di questo antico legame è venuto da lui per proporgli un’offerta…

Niente aspirapolveri, niente contratti luce-gas, niente fuochi d’artificio. Grazie!

Bilbo si chiude dentro casa, ma intanto Gandalf ha lasciato un segno sulla porta. Perché poi passeranno a rubare in casa Baggins, direte voi. No, molto peggio!

Gandalf ha organizzato una serata dimostrativa per 13 nani interessati a ciò che lui può offrire per la loro avventura: “una mappa, una chiave e ci aggiungo anche questo scassaball… volevo dire scassinatore”, indicando Bilbo.

Affare fatto? Ma certo. Cantiamo! Per i nani ogni pretesto è buono per cantare da “Bilbo odia che gli si tolga la lama ai coltelli” a “Ricordiamo tutti la nostra adorata casa sotto la montagna” e intanto mangiano a quattro palmenti 🙂

Bilbo fa un po’ il difficile e dice che si sente un po’. Alla mattina i nani sono già partiti, Bilbo si gira per casa, vede che gli ospiti sono partiti lasciando un pagherò. Quindi decide di seguirli per farsi ridare i soldi di tutto quello che si sono cibati. Capisce presto che l’unico modo di ottenere ciò che vuole e seguirli nella loro avventura.

Avanti veloce. Tre dei nani vengono riciclati per fare anche la parte dei troll, all’alba diventano di pietra per indecisione del regista; la settima reincarnazione del Doctor Who, Radagast, parla al gruppo di un mago che risveglia i morti e Gandalf gli chiede che funghi si è sparato in vena; orchetti e mannari li costringono a scappare verso Granburrone. Qui trovano uno dei pochissimi in grado di leggere le rune naniche antiche, il signore degli elfi Elrond. Mmm… la frase “Conosci il tuo nemico” per Elrond di Granburrone è un mantra 🙂

I nani capiscono che tutti gli elfi sono vegani di 5 livello e che anche se tentassero di nutrirsi con uno di loro per avere della carne avrebbe il gusto della verza stufata. All’orrore di questa idea scappano nuovamente.

Si ritrovano nelle caverne degli orchi, Bilbo riesce a fuggire ma si imbatte nel simpatico Gollum che sta cantando e mangiando un orchetto per cena, “Polposo sììììììì!

Trova l’anello che rende invisibili. Gioca con Gollum agli indovinelli. Poi si stanca, mette l’anello e se ne va, mentre Gollum disperato urla “Ladro, ridammelo! Il mio tesoro, malimo… lo ripagherai in tasse e medicine” e altre suggestive maledizioni.

Ritrova il gruppo che intanto è scappato dagli orchi, ma c’è un’ultima battaglia prima della fine del film. Azog, l’acerrimo nemico di Thorin (il capo del gruppo di nani) l’ha trovato finalmente.

Flashback. Anni addietro Azog si era stanziato a Moria, posto che un tempo era regno dei nani che l’avevano abbandonato preferendo Erebor. Quando il drago Smaug aveva sfrattato i nani da Erebor, questi hanno tentato di tornare a Moria ma Azog ha fatto valere l’usucapione e anche qualcos’altro 🙂 Thorin è riuscito però a chiedere a Azog un dito, per poi prendersi tutti il braccio. Letteralmente 🙂

Azog è ad un passo da uccidere Thorin, Bilbo lo salva, gli altri nani salvano Bilbo e le grandi aquile chiamate da Gandalf salvano tutti prendendo tutta la compagnia e spiccando il volo.

Atterrano molto distante da Azog (“Grazie per aver viaggiato con Alpi Eagle“) e in lontananza si vede la montagna solitaria di Erebor. Thorin lo ringrazia per il salvataggio e Bilbo gli domanda “ma un po’ meno in culo alla mondo non potevate proprio farlo il vostro regno?”

Fine.