Gli Inglesi scommettono su tutto. Ultima scommessa: quale sarà la star che finirà per prima dietro le sbarre nel 2008? La più probabile è la cantante Amy Winhouse.
Alla corte del re francese, nel ‘700, c’erano regole di galateo rigide e precise, persino sulle cose da dire. Non si beveva “una coppa di Champagne”, ma “una coppa di vino di Champagne”; non si pagava con “un Luigi d’oro”, ma con “un Luigi in oro”.
La parola spam per indicare la posta-pubblicità elettronica deriva da una scenetta comica dei Monty Python. Nella scena una cameriera propone a due clienti un menù a base di Spam (nota marca di carne in scatola inglese):
Abbiamo uova e Spam, uova pancetta e Spam, uova pancetta salsiccia e Spam…
Nel locale un gruppo di Vichinghi inizia a cantare ossessivamente:
Spam Spam Spam, stupendo Spam…
La domanda dell’angolo:
(da Marco) quali sono le dimensioni della carota più grande del mondo?
(da Faso) cos’è il broccolo fiolaro?
(da Emily) cos’è la stazione di Sant’Elena di un treno?
Chi sono i Monty Python?
Cosa significa “The Commish”, titolo di un telefilm de La7?
In questo nostro giardino d’Europa ci sono più di 4000 biodiversità: riesce allora facile capire come vi siano oltre 70 varietà di broccoli e qui da noi, nel Vicentino, ve ne siano addirittura due.
C’è n’è una a Bassano che vive nel silenzio gastronomico (ma non è per questo meno valida) e l’altra, la più nota, è quella di Creazzo.
Broccolo fiolaro, è chiamato ed è una vera specialità orticola. Cresce quando l’orto sta per andare in letargo e ci accompagna durante l’inverno, da fine novembre a tutto febbraio
Ha trovato a Creazzo ambiente ideale. In un recente volume Antonio di Lorenzo parla di queste colline di Creazzo, vicine a Vicenza, come delle terre bianche di tipo limoso-sabbioso e calcareo, perfettamente adatte per la crescita di questa verdura che, in termine tecnico, appartiene alle “brassicacee” vale a dire del gruppo dei cavoli. C’è un clima perfetto su queste colline esposte a Sud, anche se il broccolo “tiene” temperature fino –7 o –8 gradi.
Mentre in pianura si ha umidità elevata, in collina il sole si fa sentire su questi colli dal terreno sciolto, ben azotato, favorendo così la bontà delle piante. Questo terreno è però privo di molta sostanza organica il che impedisce al broccolo una crescita rilevante. Ed è proprio questa fatica del crescere che ne esalta la sua bontà.
Il nome di quest’ortaggio deriva dal fatto che vi siano inserite, lungo il fusto della pianta, delle infiorescenze, o teste. Insomma dei germogli che sono, in pratica dei “fioi” (figli).
La raccolta, come dicevo, va fatta nel periodo delle gelate che, come noto, riescono a rendere migliore il broccolo, e non solo lui. In realtà ciò è dovuto al fatto che la pianta, per difendersi dal freddo limita la presenza dell’acqua nei tessuti ed aumenta così la concentrazione di sali e zuccheri che lo rendono più saporito.
—
(da http://it.wikipedia.org/wiki/Monty_Python)
I Monty Python (noti anche come Pythons), sono gli autori e gli interpreti del celebre Monty Python’s Flying Circus, l’innovativa e fortunata serie comica trasmessa dalla BBC tra il 1969 e il 1974.
L’influenza che il Flying Circus ha esercitato – e continua tutt’oggi a esercitare – è tale che secondo alcuni esso rappresenta per la commedia televisiva britannica quello che i Beatles furono per la musica.
Lo show, originariamente trasmesso nel Regno Unito dalla BBC, fu concepito, scritto e interpretato da Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones e Michael Palin. La trasmissione, liberamente strutturata da un insieme di sketch collegati tra loro da un innovativo approccio tipo “flusso di coscienza” (supportato dalle animazioni di Terry Gilliam), andò oltre i confini di ciò che all’epoca era considerato accettabile, sia in termini di stile che di contenuto, ed ebbe un’influenza considerevole, non solo a livello britannico.
—
“commish” sta per “commissary”, cioé commissario.
Il suffisso “-ish” viene usato oltre a identificare una nazionalità (British), anche il “si comporta come…”
“The commish” è quel telefilm con l’attore che era La Cosa dei “Fantastici 4”, oltre alla serie “The shield”
E’ stato prodotto tra il 1991 e il 1995. Per effetto dello sciopero degli sceneggiatori in america, stiamo importando vecchi prodotti americani o hai visto una replica, vlad? Mi sembra che in precedenza si chiamasse “Il commissario Scali”
@Marco:
According to the Guinness Book of records (1996) the World’s Largest Carrot was grown by Bernard Lavery of Llanherry, South Wales, weighing in at 7.13 kilos (15lb 11 ½ ounces). Bernard also grew the longest carrot at a staggering 5.14 metres (16feet 10 ½ inches).
Puoi fornire qualche indicazioni, del tipo dove hai sentito usare quest’espressione? Io ho chiesto anche ad un appassionato di treni, ma non ha mai sentito usare un’espressione del genere (escludendo il nome effettivo di una fermata).
Marta dice che il suo treno si è fermato e che quando è ripartito hanno comunicato che la stazione di Sant’Elena era stata riparata. Non c’erano fermate con quel nome in seguito. Che Marta stesse dormendo?
no, vi assicuro che ero sveglia e attenta!!! il capotreno ha comunicato che il treno era in avaria. essendo sulla carrozza dodici (la prima attaccata a quella dei macchinisti) parecchi viaggiatori erano andati a chiedere informazioni ai macchinisti i quali sostenevano che la stazione di Sant’Elena del treno si era rotta. se fosse una stazione merci mi spiegate perchè tutti gli altri treni passavano, sia in un senso che nell’altro, mentre io ero ferma???? 😦
Adesso copio e incollo questo messaggio al mio amico appassionato di treni e che mi deve un po’ di favori, così vediamo se riusciamo ad arrivare a capo della cosa. 🙂 Magari dal contesto tira fuori qualcosa di concreto!
Allora… Il mio amico conferma che non esiste niente, a bordo di un treno, che si chiama “stazione di Stant’Elena” e se non lo sa lui… Mi sembra strano che ci sia. Sostiene che, magari, il capotreno avesse bevuto o avesse dato qualche nome particolare alla componentistica del treno (anche se gli sembra strano). 🙂
Per curiosità, in che tratta stava percorrendo il treno? Hai mai scoperto cosa si era rotto (non in termini “tecnici”)?
Comunque se scopriamo qualcosa dice di farglielo sapere. 🙂
Perché uno in tutta sanità mentale dovrebbe chiamare un componente del locomotore “stazione di Sant’Elena”?
E’ come se io chiamassi i miei due hard disk esterni Anna e Gioacchino 😛
Non credo abbia senso 😀
Beh, contando che ci sono persone che danno un nome alle piante, persone che danno un nome al proprio pc ecc perché una persona non potrebbe dare un nome ad un componente del treno?!? Di persone strane a questo mondo ce ne sono…
So benissimo che ci sono ricerche in Internet per cui i motori di ricerca cannano completamente. Un link vi ha portato qui? ALTOLA'!!! Ovviamente siete i benvenuti, entrate e partecipate. Siamo sempre alla ricerca di nuovi sudditi. Ma se comunicate all'email come ci siete arrivati e qualcosa di voi, diventa più ufficiale il vostro ingresso. Se volete tornare, però, vi conviene segnarvi l'URL
Per chi volesse sapere come è iniziato tutto, le origini del regno, legga il primo post
@ Faso:
(da http://www.vicenzagrifood.it/a_36_IT_63_1.html)
Broccolo Fiolaro di Creazzo
In questo nostro giardino d’Europa ci sono più di 4000 biodiversità: riesce allora facile capire come vi siano oltre 70 varietà di broccoli e qui da noi, nel Vicentino, ve ne siano addirittura due.
C’è n’è una a Bassano che vive nel silenzio gastronomico (ma non è per questo meno valida) e l’altra, la più nota, è quella di Creazzo.
Broccolo fiolaro, è chiamato ed è una vera specialità orticola. Cresce quando l’orto sta per andare in letargo e ci accompagna durante l’inverno, da fine novembre a tutto febbraio
Ha trovato a Creazzo ambiente ideale. In un recente volume Antonio di Lorenzo parla di queste colline di Creazzo, vicine a Vicenza, come delle terre bianche di tipo limoso-sabbioso e calcareo, perfettamente adatte per la crescita di questa verdura che, in termine tecnico, appartiene alle “brassicacee” vale a dire del gruppo dei cavoli. C’è un clima perfetto su queste colline esposte a Sud, anche se il broccolo “tiene” temperature fino –7 o –8 gradi.
Mentre in pianura si ha umidità elevata, in collina il sole si fa sentire su questi colli dal terreno sciolto, ben azotato, favorendo così la bontà delle piante. Questo terreno è però privo di molta sostanza organica il che impedisce al broccolo una crescita rilevante. Ed è proprio questa fatica del crescere che ne esalta la sua bontà.
Il nome di quest’ortaggio deriva dal fatto che vi siano inserite, lungo il fusto della pianta, delle infiorescenze, o teste. Insomma dei germogli che sono, in pratica dei “fioi” (figli).
La raccolta, come dicevo, va fatta nel periodo delle gelate che, come noto, riescono a rendere migliore il broccolo, e non solo lui. In realtà ciò è dovuto al fatto che la pianta, per difendersi dal freddo limita la presenza dell’acqua nei tessuti ed aumenta così la concentrazione di sali e zuccheri che lo rendono più saporito.
—
(da http://it.wikipedia.org/wiki/Monty_Python)
I Monty Python (noti anche come Pythons), sono gli autori e gli interpreti del celebre Monty Python’s Flying Circus, l’innovativa e fortunata serie comica trasmessa dalla BBC tra il 1969 e il 1974.
L’influenza che il Flying Circus ha esercitato – e continua tutt’oggi a esercitare – è tale che secondo alcuni esso rappresenta per la commedia televisiva britannica quello che i Beatles furono per la musica.
Lo show, originariamente trasmesso nel Regno Unito dalla BBC, fu concepito, scritto e interpretato da Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones e Michael Palin. La trasmissione, liberamente strutturata da un insieme di sketch collegati tra loro da un innovativo approccio tipo “flusso di coscienza” (supportato dalle animazioni di Terry Gilliam), andò oltre i confini di ciò che all’epoca era considerato accettabile, sia in termini di stile che di contenuto, ed ebbe un’influenza considerevole, non solo a livello britannico.
—
“commish” sta per “commissary”, cioé commissario.
Il suffisso “-ish” viene usato oltre a identificare una nazionalità (British), anche il “si comporta come…”
“The commish” è quel telefilm con l’attore che era La Cosa dei “Fantastici 4”, oltre alla serie “The shield”
E’ stato prodotto tra il 1991 e il 1995. Per effetto dello sciopero degli sceneggiatori in america, stiamo importando vecchi prodotti americani o hai visto una replica, vlad? Mi sembra che in precedenza si chiamasse “Il commissario Scali”
Ho scoperto a natale che lo vede anche mio nonno.
Suppongo fosse una replica.
Il titolo italiano è appunto “Il commissario Scali”
Mancano le risposte a Marta e (fondamentale!!!) a Marco.
@Marco:
According to the Guinness Book of records (1996) the World’s Largest Carrot was grown by Bernard Lavery of Llanherry, South Wales, weighing in at 7.13 kilos (15lb 11 ½ ounces). Bernard also grew the longest carrot at a staggering 5.14 metres (16feet 10 ½ inches).
Va bene?
@Marta: boh! Cerco ancora!
Credo che Marco subirà una cocente delusione sapendolo…
io sto aspettando… 🙂
Puoi fornire qualche indicazioni, del tipo dove hai sentito usare quest’espressione? Io ho chiesto anche ad un appassionato di treni, ma non ha mai sentito usare un’espressione del genere (escludendo il nome effettivo di una fermata).
Stazione Sant’Elena può essere semplicemente una stazione merci: ne ho trovata una ad Este (PD) qui
Sì, appunto, quella era la risposta che ho escluso, visto che su finex.org vlad aveva specificato che non era una stazione.
Marta dice che il suo treno si è fermato e che quando è ripartito hanno comunicato che la stazione di Sant’Elena era stata riparata. Non c’erano fermate con quel nome in seguito. Che Marta stesse dormendo?
no, vi assicuro che ero sveglia e attenta!!! il capotreno ha comunicato che il treno era in avaria. essendo sulla carrozza dodici (la prima attaccata a quella dei macchinisti) parecchi viaggiatori erano andati a chiedere informazioni ai macchinisti i quali sostenevano che la stazione di Sant’Elena del treno si era rotta. se fosse una stazione merci mi spiegate perchè tutti gli altri treni passavano, sia in un senso che nell’altro, mentre io ero ferma???? 😦
Adesso copio e incollo questo messaggio al mio amico appassionato di treni e che mi deve un po’ di favori, così vediamo se riusciamo ad arrivare a capo della cosa. 🙂 Magari dal contesto tira fuori qualcosa di concreto!
Allora… Il mio amico conferma che non esiste niente, a bordo di un treno, che si chiama “stazione di Stant’Elena” e se non lo sa lui… Mi sembra strano che ci sia. Sostiene che, magari, il capotreno avesse bevuto o avesse dato qualche nome particolare alla componentistica del treno (anche se gli sembra strano). 🙂
Per curiosità, in che tratta stava percorrendo il treno? Hai mai scoperto cosa si era rotto (non in termini “tecnici”)?
Comunque se scopriamo qualcosa dice di farglielo sapere. 🙂
Perché uno in tutta sanità mentale dovrebbe chiamare un componente del locomotore “stazione di Sant’Elena”?
E’ come se io chiamassi i miei due hard disk esterni Anna e Gioacchino 😛
Non credo abbia senso 😀
Beh, contando che ci sono persone che danno un nome alle piante, persone che danno un nome al proprio pc ecc perché una persona non potrebbe dare un nome ad un componente del treno?!? Di persone strane a questo mondo ce ne sono…
Dato che Anna e Gioacchino erano i genitori di Maria, ne deduco che il tuo hard-disk interno sia la Madonna. Temo di sapere come chiami la CPU!
Era ipotetico… ma suppongo che il danno sia fatto 😦